Articoli filtrati per data: Maggio 2014 - Ciaccio Materiale Edile Caccamo

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Vi siete mai chiesti quali sono i materiali ecosostenibili più innovativi?
Il primo posto in classifica dei materiali più innovativi è riservato all’impiego del micelio dei funghi come isolante, che consente di coibentare le strutture. L’efficacia di tale isolante cresce se è a contatto con pareti in legno, garantendo in poco tempo un’ottima tenuta alle escursioni termiche.
Al secondo posto si posiziona la lana di pecora, che, oltre a fungere da isolante, assorbe le sostanze inquinanti presenti nell’aria ed è riciclabile.
Al terzo posto compaiono i prodotti verdi in pietra riciclata che derivano da scarti di pietre calcaree e plastiche specifiche.
A seguire i biomattoni, realizzati tramite l’azione di batteri annegati in una specifica matrice di aggregati. Questo aspetto non penalizza le prestazioni dei mattoni bio, in quanto, possono essere considerati alla pari di quelli tradizionali e sono anche più vantaggiosi economicamente.
Il mattone bio inoltre ha più proprietà di quelli tradizionali: è al contempo isolante, igroscopico, ha una certa inerzia termica e una durata illimitata nel tempo, se posato nella giusta maniera e preservato dagli agenti atmosferici .
Al quinto posto si sono classificati i pannelli in paglia essiccata a cui seguono elementi modulari prefabbricati, ossia blocchi fatti di materiali del tutto riciclabili assemblabili in loco da manodopera non specializzata .
Al settimo posto si collocano i pannelli in fibra di cellulosa seguiti da vernici a base di pigmenti naturali, pannelli strutturali riciclati e infine pannelli rinforzati in legno paglia e cemento, isolanti e autoportanti, ignifughi e resistenti ai parassiti che coniugano l’impiego di fibre mineralizzate al legante cemento.
Tali scelte comportano anche una maggiore propensione a realizzare un edificio “sano”a differenza della gran parte di quelli attuali insalubri ab origine, in quanto peccano già a partire dalla cattiva scelta dei materiali messi in opera, contribuendo all’inquinamento indoor ed outdoor. Pertanto, la scelta di materiali ecosostenibili è tra le prime da farsi per evitare di realizzare un edificio malsano.

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Negli ultimi decenni del XX secolo, e soprattutto dopo il terremoto di Kobe del 1995, l'ingegneria sismica ha visto affermarsi sempre più rapidamente una nuova strategia contro i terremoti mediante le tecniche dell'isolamento sismico.
Anziché concepire una struttura vincolata rigidamente al suolo che "resista", pur subendo seri danni, alle azioni trasmesse dal terremoto senza crollare (tecniche antisismiche convenzionali), la nuova strategia consiste nel progettare la struttura svincolata dalle vibrazioni del terreno analogamente a quanto si fa nel campo dell'ingegneria meccanica con le tecniche di isolamento delle vibrazioni dei motori.
Tale isolamento avviene mediante idonei apparecchi chiamati appunto isolatori sismici, generalmente realizzati in neoprene armato, che vengono frapposti tra le fondazioni e la soprastruttura e che risolvono "in radice" il problema sismico.
Essi consentono di ridurre notevolmente il trasferimento delle sollecitazioni dalle fondazioni alla sovrastruttura. Grazie ad essi, la fondazione (solidale al terreno) rimane libera di muoversi e vibrare, mentre la sovrastruttura si appoggia verticalmente alla fondazione, ma scivola orizzontalmente su di essa, non prendendo parte alla temibile vibrazione in orizzontale. La superiorità antisismica delle strutture isolate rispetto a quelle a base fissa è motivata dal diverso periodo fondamentale di oscillazione.
Infatti mentre le frequenze proprie delle strutture in cemento armato a base fissa (per esempio le strutture a telaio dai 3 ai 10 piani fuori terra hanno periodi fondamentali approssimativamente compresi tra 0,3 e 1,0 sec) vanno proprio a coincidere con la maggior parte delle frequenze dei terremoti, e quindi si verifica il fenomeno della risonanza in campo elastico con effetti amplificativi di accelerazioni, velocità e spostamenti orizzontali, mediante l'isolamento sismico si riesce a progettare la struttura isolata con una frequenza propria molto più bassa di quella dei terremoti attesi (il periodo fondamentale della struttura isolata aumenta oltre i 2,0 - 2,5 sec).
Con questa tecnica o strategia si disaccoppia il moto del terreno dal moto dell'edificio (che tende a rimanere fermo). La protezione sismica così concepita è totale in quanto si riducono notevolmente le forze orizzontali di natura dinamica trasmesse dal terremoto all'edificio, il quale non subisce alcun danno perché la sua struttura resistente rimane sempre nel campo elastico.
A differenza delle tecniche convenzionali, l'isolamento sismico ha il vantaggio di preservare la struttura (e ciò che contiene) dal terremoto vero e proprio, e non solo dai suoi effetti. Risulta quindi molto utile per proteggere locali in cui sono ospitate persone o cose sensibili alle sollecitazioni (pazienti, bambini, materiali delicati, opere d'arte, animali...).
Oltre alle tecniche antisismiche convenzionali e a quelle basate sull'isolamento sismico (controllo passivo) sono in fase di ricerca le tecniche basate sul controllo attivo e semi-attivo (si parla in questi casi anche di strutture intelligenti). Semplificando molto, esse consistono nel monitorare con dei sensori, in tempo reale, la struttura durante il sisma e quindi intervenire, sempre in tempo reale, con delle forze attive finalizzate, o a modificare le caratteristiche di rigidezza della struttura (rendendola più flessibile), o a contrastare le forze d'inerzia indotte dal sisma.
Si tratta di tecniche analoghe a quelle che nell'ingegneria meccanica hanno portato ai sistemi di controllo attivo della sicurezza delle automobili:ABS, ASR, ESP, così pure come i sistemi di controllo ampiamente utilizzati anche nell'ingegneria aerospaziale.

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L'Agenzia delle Entrate ha dato dei chiarimenti decisivi per tutti coloro che intendono accedere alle detrazioni fiscali Irpef 2014 per la ristrutturazione edilizia. Ecco di cosa si tratta e quali sono le procedure per ottenere queste agevolazioni.
La prima questione che può essere utile per tutti coloro che vogliono accedere al bonus ristrutturazioni e alle detrazioni fiscali Irpef 2014 consiste nel fatto che il piano di ristrutturazione deve riguardare le cosiddette parti comuni degli edifici. Ecco i lavori di ristrutturazione edilizia che possono accedere alle detrazioni fiscali Irpef 2014: 1) lavori che riguardano il rinnovamento e la sostituzione delle cosiddette rifiniture degli edifici;
2) opere di assistenza per il mantenimento degli impianti tecnologici dell'edifico;
3) lavori che riguardano pavimenti e infissi;
4) lavori di ritinteggiatura dei soffitti o delle pareti;
5) lavori in vista della sostituzione dell'insieme degli infissi interni ed esterni;
6) lavoro di intonacatura degli interni. Ricordiamo che per questo tipo di lavori di ristrutturazione edilizia le detrazioni fiscali Irpef 2014 sono del 50%. Ultima notizia fondamentale per poter accedere alle detrazioni fiscali Irpef 2014 per ristrutturazione edilizia e acquisto mobili ed elettrodomestici riguarda la maniera attraverso la quale va certificato il pagamento.
Per la ristrutturazione edilizia è necessario che il pagamento avvenga o sia avvenuto tramite bonifico bancario, per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici il pagamento può essere effettuato anche tramite carta di credito o di debito.

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